
CRISTIANA GRANDOLFO
01 about
Cristiana Grandolfo vive e opera in una delle 99 contrade di Monopoli (BA).
Inizia la sua carriera artistica con ottime premesse grazie al Liceo Artistico Statale “Giuseppe De Nittis” di Bari che rilascia alla futura artista il diploma in pittura. Successivamente ella si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bari, concludendola con successo e con un altro meritato diploma. Prosegue infine il suo percorso artistico con la frequenza, non meno significativa, dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato (IPSIA) che le consente di accedere al titolo di stilista di moda.
Decide quindi di dedicarsi all’insegnamento e a tal fine sostiene il concorso di abilitazione per l’insegnamento di disegno e storia dell’arte, includendovi anche le discipline di educazione artistica, storia del costume e della moda. Superato quest'ultimo, entra nell’istruzione scolastica e oggi è docente di disegno e storia dell’arte presso il il Polo Liceale "Galileo Galilei - Marie Curie" di Monopoli.
Negli anni ottanta del Novecento approfondisce specifici aspetti della comunicazione grafica come l’illustrazione editoriale e la grafica pubblicitaria mentre nel decennio successivo esce allo scoperto, per così dire, e affronta la pittura, ambito di interesse complesso ma anche molto ammaliante. Sarà in questo campo la prova più critica delle sue capacità artistiche che dovranno cimentarsi con i molteplici aspetti e problemi, molti dei quali non ancora risolti dall’arte stessa, della forma e del colore.
La sua carriera di pittrice prende il via nei primi anni Duemila dopo un decennio di rodaggio nel quale inizia a muoversi con esposizioni in gallerie e siti istituzionali di grande prestigio, riscuotendo peraltro molti consensi. Ne consegue un’evoluzione non solo nello stile della pittrice, ma anche nella gestione delle proprie relazioni umane sino al 2017 quando incontra la Prof. Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, che la invita ad entrare nel MetaFormismo©.
Autore di questa nuova visione storico artistica consistente in una chiave di lettura intesa a penetrare i sensi delle espressioni non figurative, semplicemente leggendo le forme dove apparentemente non ci sono, ritiene che l’arte di Cristiana Grandolfo sia, per la pittura contemporanea, un vero e proprio caso esplosivo da tenere d’occhio, intravedendo nelle sue opere miriadi di seducenti forme e soprattutto un trattamento della materia, che abilmente fonde tra loro colore e materiali misti.
Queste caratteristiche darebbero corpo e vita alla teoria secondo cui il MetaFormismo© è l’atto storico finale della non figurazione. All’interno di questa scena l’artista individua come mettersi in gioco e segue il MetaFormismo© in tutti i suoi appuntamenti museali, come si evince dal suo percorso espositivo, descritto in questo sito. Numerosi e qualificati riferimenti bibliografici completano il quadro di un potenziale maestro del prossimo futuro.